ITALIANO

“Fantasie giovanili”

Allegro ed espansivo per natura, Antonio è un ragazzo ilare e ottimista che attira la simpatia dei compagni e degli insegnanti, ma quando entra in Seminario il suo temperamento ha ancora alcuni aspetti da migliorare. In breve tempo però il suo carattere cambia, diventando il modello esemplare della sua classe.

Influenzato dai positivi discorsi del papà, Antonio nutre una profonda ammirazione per la vita militare. Per questo motivo, il 16 agosto 1910, accoglie con gioia la chiamata alle armi. Presto, però, si accorge dell’atmosfera malsana presente in caserma e ne rimane profondamente colpito. Anima le discussioni tra compagni avversi alla religione che però volentieri gli prestano ascolto.

Il primo maggio 1914, riceve l’ordinazione sacerdotale nella cattedrale di Rimini insieme ad altri cinque chierici. Il giorno seguente celebra la prima Messa nella chiesetta delle Maestre Pie del suo paese e, il giorno dopo, nella chiesa di San Pietro.

C’erano allora in me molte cose da sfrondare, da riformare e da costruire. Benchè l’educazione cristiana, ricevuta in famiglia, potesse dirsi eccellente, i modi esteriori erano peraltro quelli di un campagnolo e di un giovanetto non troppo disciplinato.

(Autografia, Un capretto mutato in agnello)



Presi in prestito dalla biblioteca del Seminario un grosso globo terraqueo, e lo tenni più di un mese. Guardare continenti e oceani era per me un piacere, quantunque non formulassi nessun sogno per l’avvenire.

(Autografia, Fantasie giovanili)



Ciò che, invece, mi ripugnava e mi rattristava sensibilmente erano le bestemmie e i discorsi osceni che dovevo sentire in camerata. (…) Se vi fosse stato il Cappellano militare nelle Caserme, quanto bene avrebbe potuto fare a quei giovani coscritti!

(Autobiografia, Soldato della patria)